Quando Thomas Matthew si svegliò dal coma fece notizia in tutto il paese, non perché fosse strano che fosse sopravvissuto,ma perché sosteneva di aver visto il futuro e di aver fatto una scioccante scoperta sull'Italia.
Scoprì che tutti avrebbero dovuto evacuare il paese entro la fine dell'anno se avessero voluto rimanere vivi...
Ciò che Thomas diceva sarebbe accaduto in Italia nel 2023 poteva essere preso come il delirio di un ragazzo rimasto in coma per 10 anni dopo un incidente d'auto, ma non era così. Le persone in Italia stavano prendendo le sue parole molto, molto sul serio...
Quello che sosteneva sarebbe stata la rovina dell'Italia aveva già iniziato ad accadere in tutto il paese. La cosa pazzesca era che Thomas non avrebbe potuto saperlo essendo stato in coma tutto quel tempo. Com'era possibile?
Qualunque cosa avesse visto, le persone erano sicure di non volerlo vivere, quindi in molti iniziarono a cercare di andarsene...
Ma cosa aveva visto Thomas durante il coma? Cosa stava succedendo all'Italia, e sarebbe stato possibile salvare il paese?
Come sempre, Bryan e i suoi genitori erano seduti nella stanza d'ospedale di suo fratello Thomas. Avevano passato molto tempo lì, Thomas era in coma da 10 anni e i dottori non erano in grado di dire loro quando o se si sarebbe mai svegliato.
Amici e familiari avevano chiesto loro per quanto tempo avrebbero continuato così, ma Bryan e i suoi genitori avevano sempre risposto che finché Thomas avesse continuato a respirare non si sarebbero arresi. Erano 10 anni che praticamente vivevano in quella stanza d'ospedale.
Anche se vederlo così li feriva profondamente, erano rimasti al suo fianco.
Quando 10 anni prima ricevettero la chiamata che li avvisò dell'incidente, il loro mondo andò sotto sopra. Thomas era sempre stato un raggio di luce nelle loro vite.
Nonostante la difficoltà non avevano mai perso la speranza, e il personale dell'ospedale era felice di vedere quanto fosse amato Thomas. Anche se era in coma e non fosse in grado di rispondere, credevano che potesse sentire la loro presenza, quindi la sua famiglia si assicurò che sapesse sempre che loro c'erano per lui.
La situazione era stata particolarmente dura per Bryan. Aveva un paio d'anni meno di suo fratello, ma sentiva che i ruoli si fossero invertiti. La vita di Thomas era stata sostanzialmente messa in pausa, mentre Bryan aveva continuato a vivere negli ultimi dieci anni; durante ogni momento speciale, Thomas era nella sua mente.
Quel giorno Bryan era seduto accanto al letto di Thomas e gli aveva raccontato di una conversazione che aveva avuto con la sua ragazza, Lisa. Erano recentemente andati a vivere insieme e avevano parlato di quale sarebbe stato il prossimo passo nella loro relazione. Lisa aveva sempre desiderato diventare madre, e si sentiva pronta per intraprendere quell'avventura con lui.
Bryan era contentissimo e non vedeva l'ora di condividere la grande notizia con suo fratello. Mentre gli stava dicendo che sarebbe diventato zio, smise improvvisamente di parlare. Credeva di aver visto suo fratello muoversi, ma lo stava sicuramente immaginando: Thomas non aveva mosso un dito in dieci anni.
Bryan pensava di averlo solo immaginato a causa dell'emozione per la bella notizia, ma quando ricominciò a raccontare successe di nuovo. Sbatté le palpebre un paio di volte, per assicurarsi di aver visto bene. Si rese conto di aver...
Bryan non riusciva a crederci. Stava succedendo davvero? Non sapeva cosa fare! Avrebbe dovuto avvisare i suoi genitori? Erano seduti proprio dietro di lui, dall'altra parte della stanza. O avrebbe dovuto chiamare un'infermiera? Oppure rimanere in silenzio, invece, per non spaventare Thomas?
Quando Bryan si rese conto che era arrivato il momento che tutti aspettavano da anni (Thomas si stava finalmente svegliando), si alzò dalla sedia e attirò silenziosamente l'attenzione dei suoi genitori. “Mamma, papà, venite qui, presto!” sussurrò. Non appena i suoi genitori capirono cosa stesse succedendo, si precipitarono davanti al letto.
“Thomas, Thomas, ci sei? Svegliati!" gli dissero. Bryan aveva avvisato un'infermiera che era rapidamente entrata nella stanza per controllare la situazione. Si radunarono tutti attorno al letto in attesa di un altro movimento, un altro segno, qualsiasi cosa che potesse indicare il suo risveglio.
Non successe nulla... Bryan non riusciva a nascondere la sua delusione. Era così eccitato al pensiero che suo fratello si stesse finalmente svegliando, ma probabilmente si trattava solo di un falso allarme. Sospirò e si sedette su una sedia accanto al letto, chiedendo scusa ai suoi genitori per aver dato loro false speranze. Ma poi...
Guardo il viso di Thomas e vide le sue palpebre muoversi; le ciglia tremavano. Stava per succedere qualcosa, lo aveva visto anche l'infermiera! Chiamò subito aiuto, e la stanza si riempì di infermiere e dottori.
La stanza era nel caos. Il personale era molto indaffarato, i macchinari emettevano segnali acustici, le infermiere correvano e davano ordini. Stavano succedendo molte cose, ma Bryan piangeva e aveva occhi solo per il fratello: sperava che riaprisse gli occhi.
Improvvisamente successe! Bryan rimase a bocca aperta, non riuscendo a credere che fosse successo davvero. Dopo dieci anni, Thomas aveva aperto gli occhi ed era sveglio. Bryan e i suoi genitori erano felicissimi, non riuscivano più a trattenere le lacrime. Pochi minuti dopo, i medici confermarono che le sue condizioni fossero stabili, ma che avesse bisogno di riposare un po'.
Thomas era ovviamente molto assonnato, e gli ci volle molta forza per tenere gli occhi aperti, ma ci riusci... Quando finalmente vide suo fratello e i suoi genitori, abbozzò un piccolo sorriso. Lo abbracciarono e lo guardarono tutti, senza dire niente.
La famiglia di Thomas sapeva che fosse esausto e che avesse bisogno di tempo per ambientarsi. Rimasero con lui in silenzio, assicurandosi che avesse tutto ciò di cui aveva bisogno. Erano un po' spaventati da quello che sarebbe successo dopo... Finalmente si era svegliato, ma non sapevano ancora quali fossero le sue condizioni...
Erano convinti che si ricordasse di loro perché aveva sorriso quando li aveva visti, doveva averli riconosciuti. Non sapevano se sarebbe stato in grado di parlare o camminare, o se avesse avuto bisogno di imparare di nuovo tutte le cose fondamentali per il suo funzionamento.
Erano sollevati del fatto che stesse bene, e dopo un paio di giorni cominciò a parlare; quello che sentirono li sorprese, e li preoccupò non poco. Forse l'incidente e il coma lo avevano segnato più di quanto pensassero...
Thomas spiegò loro cos'era successo durante il coma. Parlava come se non fosse stato addormentato, ma come se avesse fatto un viaggio lontano e fosse appena tornato a casa. Suo fratello e i suoi genitori rimasero scioccati quando raccontò loro ciò che aveva vissuto...
Spiegò che avrebbe tanto voluto tornare nel suo corpo, ma non poteva: era stato nel futuro, ed aveva un messaggio importante per tutti loro. La sua famiglia non sapeva cosa credere, ma fortunatamente le infermiere ed i medici avevano qualche consiglio per loro.
Spiegarono loro che molti sopravvissuti ad un coma raccontavano di aver visto immagini vivide e di aver vissuto esperienze di quel tipo. Non avevano nessuna logica, ma la teoria più plausibile era che fossero semplicemente allucinazioni. Non appena glielo dissero, lui si rifiutò di crederci.
Si arrabbiò perché nessuno gli credeva. Ripeté di essere tornato finalmente nel suo corpo perché doveva condividere con loro un messaggio importante, e nessuno lo stava ascoltando! Li convinse: era una questione di vita o di morte, e dovevano prenderlo sul serio...